martedì 23 novembre 2010

Resto qui perché...

Resto qui perché non sono nè una trans, nè una escort. Sono una donna rara.
Resto qui perché non vado a infilarmi nei letti dei politici. Nè in quelli di nessun altro.
Resto qui perché quando accadono le catastrofi, che sia in Campania o che sia in Veneto, al sud come al nord, a me spiace ugualmente.
Resto qui perché anche se faccio il piccolo gesto di separare i rifiuti, vorrei poter fare ancora qualcosa in più per tutte quelle povere persone costrette a tenere la spazzatura degli altri a casa loro.
Resto qui perché se voglio aiutare la ripresa e la reputazione del mio Paese, non dico a una mia collega che é una rozzona nel mio dialetto.
Resto qui perché non so disprezzare il lavoro degli altri, specie se fatto con impegno.
Resto qui perché un presepe é quel qualcosa di tipicamente italiano ancora in grado di scaldarmi il cuore.
Resto qui perché aspetto che la smettano di parlare di Avetrana.
Resto qui perché la mia ragione non ha un colore politico. Voglio solo due parole che si chiamamno giustizia e coerenza.
Resto qui perché non porto la guerra negli stadi; perché non cerco la disfatta di un tifoso avversario e perché la mia unica squadra del cuore é la nostra Nazionale.
Resto qui perché sono stanca di vedere altre donne come me, che svendono il loro corpo e la loro dignità in tv.
Resto qui ad aspettare che gli uomini la smettano di essere bambini e diano a tante donne sole la possibilità di costruire una famiglia.
Resto qui perché lotto contro il consumismo, perché so emanciparmi dalle mode e dall'apparire.
Resto qui perché non dimentico mai che anche i deboli, anziani, ammalati, bambini, poveri e animali, hanno dei diritti. E mi batto perché anche gli altri li rispettino.
Resto qui perché siamo rimasti io e quelli come me, la speranza dell'Italia.
Resto qui perché un giorno saremo io e altri come me, gli italiani che avranno dato una mano a cambiare il mondo.